Dedizione dell'altipiano dei sette comuni - 20 febbraio 1405
La Svizzera del Veneto ti si schiude all'ultimo scalino, ed è un mondo a sé, col suo labirinto di pascoli lontani dal mondo, le antiche leggi comunitarie, i Sette Comuni federati da sette secoli e lasciati liberi dalla Grande Venezia.
(Paolo Rumiz)
L'altipiano dei sette comuni fu all'inizio del XIII sotto gli Ezzelini,dopo la loro caduta,nel 14 secolo i Sette Comuni si unirono inFederazione, allo scopo di governarsi con la maggiore autonomia possibile e di difendere il territorio.
Nel 1310 viene fondata la Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, la prima Federazione al mondo paragonabile ad un moderno Stato federale. Tale Federazione cessa di esistere definitivamente il 29 giugno 1807 a causa della Campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte.
Nel 1404-1405 Venezia iniziò ad espandersi nella terraferma ,per contrastare l'espansionismo dei carraresi di Padova,grazie alle dedizioni spontanee di Vicenza e Verona.
Nel febbraio del 1405 è la volta dell'altipiano richiedere di essere annesso ai possedimenti della Serenissima.
Con questa accorta decisione, segno della maturità politica raggiunta dagli abitanti dell'Altipiano, i Sette Comuni decisero di salvaguardare la propria autonomia e difendere la propria libertà.
Il regime di privilegio fiscale di cui l'Altipiano godeva nel periodo scaligero prima e visconteo, venne confermato dal decreto ducale del Doge Steno, il che significava la franchigia da ogni carico tributario. Non diverso fu il regime fiscale che Venezia accordò ad altre terre di confine (come il Cadore, la Valpolicella, la val di Scalve nel bergamasco), rispetto sostanziale delle condizioni precedenti alle dedizioni.
La dedizione non fu un atto di totale sottomissione, ma un patto che permise ai Sette Comuni un certo sviluppo economico e democratico, favorendo la produzione e il commercio del legname, del carbone, della lana, dei formaggi, dell'artigianato.
Venezia, che riconobbe sempre una larga autonomia ai territori del Dominio, accordò all'Altipiano uno status del tutto particolare : alla Reggenza venne accordato il potere di emettere leggi, sia civili che amministrative, in ogni materia di interesse della comunità, e competenze militari (nel 1586 venne istituita una milizia territoriale, con totale autonomia nell'organizzazione di un corpo armato e nell'elezione del comandante).
In cambio di tale riconoscimento, la Reggenza si impegnava a difendere i confini settentrionali, vitali per la sopravvivenza della Serenissima, dalle pericolose ingerenze dell'Impero Asburgico.
Nel 1487 infatti l'arciduca Sigismondo, conte del Tirolo e fratello dell'imperatore d'Austria, mosse guerra contro la Repubblica di Venezia (quella che verrà definita dagli storici la guerra retico-austriaca);la via scelta per attaccare la Serenissima fu proprio il territorio dei Sette Comuni.
I soldati arciducali penetrarono dal passo delle Vezzene, occuparono e distrussero cogliendo impreparati gli abitanti,Asiago,Roana,Camporovere.
L'invasione tedesca esaurì la spinta offensiva sulle estreme propaggini meridionali dell'Altipiano quando l'imperatore d'Austria decise di sospendere la guerra che stavo diventando dannosa per i commerci in Germania.
Nel 1508 é la volta di un altro asburgo,Massimiliano I ad attaccare la Serenissima,ancora una volta passando per la via dell'Altipiano;Il territorio dei Sette Comuni fu nuovamente invaso dall'esercito imperiale che, scesa la val d'Assa travolse con la sua artiglieria lo sbarramento difensivo costituito dalle milizie della Reggenza e seminò distruzione e paura nei paesi dell'Altipiano.
La fermezza delle genti dell'Altipiano unita ad una fortuita nevicata costrinse l'esercito imperiale ad arrestare l'avanzata e a ritirarsi.