Battaglia di Lepanto
"il più grande evento che videro i secoli"
Miguel Cervantes
Dopo il massacro avvenuto a Cipro ed il martirio di Bragadin gli stati europei capirono che era giunto il momento di far fronte al nemico comune,così su iniziativa di Papa Pio V fu costituita la Santa Lega tra la Spagna,Venezia,Santa Sede,Genova,ducato di Savoia,Ordine di Malta e fu allestita una flotta di circa 250 navi, la metà delle quali era veneziana comprendendo anche 6 galeazze particolarmente armate e corazzate al comando del Capitano da Mar Sebastiano Venier che affermo:
"Che si combatta è necessità, non si può far di manco"
"Appena due mesi dopo la caduta di Cipro, la flotta cristiana compatta al comando don Giovanni d’Austria,fratellastro del Re di Spagna Filippo II coadiuvato da Sebastiano Venier,dal Genovese Gian Andrea Doria e da Marcantonio Colonna per il Papato davanti alle coste greche di Lepanto costrinsero la flotta turca di pari entità allo scontro. Fu una battaglia tra giganti e all’inizio il fuoco delle galeazze veneziane aprirono varchi gravi tra le navi nemiche, poi quando le due ammiraglie si agganciarono le altre navi accostate una all’altra servirono da ponti per furiosi corpo a corpo. Atti di eroismo e gravi perdite da entrambe le parti. Sulla nave capitana veneziana durante un violentissimo assalto turco, fu ferito gravemente il Capitano Barbarigo e poi cadde anche suo nipote Marco Contarini che ne aveva assunto il comando. Ma quando in questa mischia enorme una delle cannonate partite dalle navi pontificie colpì in pieno l’ammiraglio turco Alì Pascià uccidendolo e l’Ammiraglia fu conquistata, il resto della flotta nemica fuggì e la vittoria della flotta cristiana fu schiacciante.
I caduti cristiani furono 15.000 contro i 30.000 turchi e 8.000 prigionieri : l’avanzata ottomana era fermata. Il bottino fu enorme: 224 navi turche perdute contro 13 cristiane, ben 150.000 zecchini d’oro del tesoro di Alì Pascià e furono liberati 15.000 schiavi cristiani costretti come rematori nelle navi nemiche"
(Tratto da "Storia Veneta" Scripta Edizioni Costabissara (S. Petrini))
Consiglio questa ricerca su reduci veronesi che, trovatosi loro malgrado dalla parte del turco imbarcati come schiavi durante la battaglia di Lepanto,raccontano la loro esperienza:
https://www.academia.edu/5997396/L_assedio_di_Nicosia_1570_e_la_battaglia_di_Lepanto_1571_nelle_testimonianze_di_alcuni_reduci_veronesi
Il Comandante Venier con i suoi capitani fu accolto dal Doge a bordo del Bucintoro con i massimi onori. Mancava il Capitano Barbarigo morto in seguito alle ferite riportate. Sebastiano Venier quattro anni dopo fu eletto Doge e morì il 3 Marzo 1578 .
Le sue spoglie sono oggi nella Chiesa dei Santissimi Giovanni e Paolo, a fianco a cui è stata costruita la Cappella del Rosario eretta a ricordo della vittoria di Lepanto.
In quell’occasione in Senato veneziano sentenziò:
"Non virtus, non arma, non duces, sed Maria Rosarii victores nos fecit."
La vittoriosa Battaglia di Lepanto come poi la Battaglia di Vienna (1683) furono un segnale chiaro per il mondo islamico, l’occidente non si sarebbe arreso e altre stragi come quelle avvenute a Famagosta non si sarebbero ripetute.
Questa battaglia impedì di fatto ai turchi di diventare l'unica potenza dominatrice del Mediterraneo
Di seguito esempi di dipinti sulla battaglia
Balthasar Jenichen: (1550 - 1621)
Battaglia di Lepanto.
Nuremberg, 1571
dipinto della battaglia di Lepanto del 1571
Basilica del Carmine PD
dipinto della battaglia di Lepanto del 1571
Andrea Vicentino,palazzo ducale
dipinto della battaglia di Lepanto del 1571
Paolo Veronese, Gallerie dell'Accademia